Suebi (Cesare in Gallia)

Società del guerriero: +1 all’ordine pubblico per ogni guerra contro una fazione confinante
Predoni: +20% alle entrate derivanti dai saccheggi e dalle razzie

Descrizione

Sebbene descritti da Cesare come “il popolo più numeroso e bellicoso tra tutti i Germani”, i Suebi (o “nostro popolo”) non formano una singola tribù, ma un’alleanza di diversi gruppi minori accomunati dalla lingua e dalle divinità. I Suebi hanno una mentalità bellicosa e un passato ricco di razzie e conflitti ai danni dei popoli a loro confinanti al di là del Reno, e il potere politico è detenuto da re e capitribù eletti. Dato che il potere deriva direttamente dal successo in battaglia, essere considerato guerriero e leader significa poter portare i capelli legati con il “nodo suebo”: l’aspetto eccentrico permette agli audaci capi di essere individuabili tra la massa.

Nel 58 a.C., sotto invito degli Arverni e dei Sequani, in cambio di supporto durante il lungo conflitto con gli Edui, il re dei Suebi Ariovisto ha già iniziato a far stanziare il suo popolo lungo il Reno. Incontrastato dal Senato romano, è stato persino riconosciuto “re e amico del popolo romano”, con un chiaro tentativo di placarlo.

Tuttavia, la pesante sconfitta degli Edui a Admagetobriga nel 63 a.C. è servita sicuramente a rivelare l’incapacità o la riluttanza di Roma nel difendere sia gli Edui, sua tribù cliente, sia gli altri alleati gallici. Allo stesso modo, gli Arverni e i Sequani non hanno la forza necessaria per dare il colpo di grazia agli Edui senza aiuto. Ciò significa che i Suebi si trovano in una posizione molto forte all’inizio della campagna e le loro azioni forgeranno il prossimo conflitto. La conclusione sarà inevitabilmente scontata: l’acquisizione di terre e risorse della Gallia di cui i Suebi hanno bisogno.

Altri capi

Gli anziani, per età ed esperienza, sono gli uomini più saggi del consiglio e dunque i più qualificati a governare e a dare opinioni quando necessario.

Capi anziani

I guerrieri di questa tribù germanica si distinguono per i capelli, che legavano in modo particolare. Il nodo dei capelli contrassegna l’uomo come guerriero, e non schiavo, lo rende più alto, e di conseguenza, di aspetto formidabile. Sebbene i Suebi siano noti per essere volubili e inaffidabili, i nemici li considerano decisamente bellicosi!
  • Vincoli all’agricoltura: -50% alla ricchezza derivante dagli edifici dell’agricoltura
  • Società del guerriero: +1 all’ordine pubblico per ogni guerra contro una fazione confinante
  • Invasori germanici: +10% all’attacco corpo a corpo durante le battaglie in territorio neutrale o nemico
Insediamento(i) di partenza
Rauricon Uburzis